Il Movimento evangelico “dei Fratelli”


Breve sintesi:

Il movimento “dei Fratelli” nasce nell’800 e si sviluppa in un periodo di grandi trasformazioni contemporaneamente in tre Paesi diversi: Gran Bretagna, Svizzera e Italia. Alla base di tale movimento vi è la lettura della Bibbia e da essa si vogliono trarre i principi per il movimento. Quello “dei Fratelli” è il primo movimento evangelico autenticamente italiano che nasce in maniera indipendente. Le Chiese dei Fratelli (o Assemblee) si rifanno in ogni aspetto alla Chiesa delle origini com’è descritta nel Nuovo Testamento. Il movimento ebbe origine a Plymouth, in Inghilterra, nel 1830, quando un gruppo di pastori della Chiesa Anglicana nel desiderio di vivere più profondamente e sinceramente la spiritualità cristiana, cominciò a riunirsi regolarmente per lo studio delle sacre Scritture, la preghiera e la predicazione.

I loro incontri erano caratterizzati da semplicità, assenza di gerarchie ecclesiastiche, libertà individuale, spirito di apertura verso gli altri e per questo più tardi vennero semplicemente chiamati, usando un’espressione scritturale, “i Fratelli”: “… qui trovammo dei fratelli” (cfr. At 28:14).

La loro aderenza al messaggio biblico li condusse a diffondere le verità evangeliche e a impegnarsi attivamente per soccorrere le classi bisognose, attraverso opere sociali quali la fondazione di orfanotrofi e scuole.

I tre pionieri del movimento “dei Fratelli” in Inghilterra furono: Anthony Norris Groves, John Nelson Darby e George Muller. Le caratteristiche principali del loro modo di operare furono la semplicità, la reazione a una religiosità spenta e non biblica, la spontaneità.

Ben presto il movimento si estese valicando i confini britannici, e in Italia si sviluppò in pieno Risorgimento ad opera del conte Piero Guicciardini di Firenze e del poeta Teodorico Pietrocola Rossetti di Vasto, prima in Piemonte, Toscana e Puglia, poi, gradualmente, in tutte le altre regioni italiane. In Italia però il movimento, pur avendo le caratteristiche di quello inglese, nacque in maniera indipendente e in modo spontaneo.

Guicciardini e Rossetti, insieme a Bonaventura Mazzarella, furono gli strumenti fondamentali per le origini del movimento delle Chiese (o Assemblee) “dei Fratelli” in Italia. Guicciardini comprese l’importanza dell’evangelizzazione e dell’espansione dell’opera e incoraggiò Rossetti a consolidarla fondando Assemblee soprattutto in Piemonte Lombardia e Liguria.

Alle piccole Assemblee nate veniva dato il nome di “Chiese libere italiane”, nome adatto al clima risorgimentale e al carattere del movimento. Dal 1880 l’espressione “dei Fratelli” fu usata con le virgolette e queste comunità finirono per chiamarsi semplicemente: Chiese (o Assemblee) evangeliche “dei Fratelli”. Nel secondo dopoguerra iniziò lo sviluppo verso sud e la Puglia fu una delle regioni più coinvolte nella fondazione di nuove Chiese durante tutto il 900 e in particolare nel territorio della Capitanata, dove nacque anche la nostra Chiesa evangelica “dei Fratelli” di Foggia.

Oggi il movimento dei fratelli si trova in più di 150 nazioni diverse, e in Italia ci sono Chiese locali in circa 270 località.

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